Dovevamo affrontare una pandemia perché il governo si decidesse a puntare sulla riqualificazione energetica per dare una scossa all’economia del Paese? Forse si.

Questo “Decreto rilancio” nasce da un momento di grave difficoltà ma può trasformarsi in un’occasione senza precedenti per rinnovare il patrimonio edilizio residenziale veicolandolo verso un futuro più ecologico, meno energivoro, più attento all’ambiente e al benessere delle persone.

Quali sono le principali novità previste dalla bozza del cosiddetto decreto rilancio? Vediamole insieme.

Quali spese sono comprese

Sono interessate le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per lavori di riqualificazione energetica di immobili residenziali.

Entro quando avviene il rimborso?

Le detrazioni fiscali saranno rimborsate in cinque anni e non più in dieci come è stato finora per le detrazioni per interventi sull’edilizia.

Di quali interventi si tratta

Ecco l’elenco sintetico dei lavori per i quali è previsto lo sgravio fiscale:

– isolamenti termici dell’involucro esterno a patto che coprano almeno il 25 per cento della superficie (massimale di spesa 60.000 € per ogni unità immobiliare).

Una novità importante riguarda la tipologia di materiali utilizzati per gli interventi di isolamento: sarà obbligatorio rispettare i criteri ambientali minimi (cam) previsti dal decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 6 novembre 2017.

– interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A.

– interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore

– l’installazione di pannelli solari fotovoltaici potrà usufruire della detrazione al 110% entro una spesa massima di 48.000 €;

– installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici (se realizzati contestualmente alla realizzazione di cappotti isolanti o alla sostituzione di impianti di riscaldamento);

Gli interventi dovranno assicurare nel complesso un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio.

Per una corretta pianificazione dell’intervento migliorativo sarà necessario affidarsi a dei tecnici professionisti che avranno il compito di realizzare una diagnosi energetica preliminare, una strategia di intervento e una progettazione integrata impiantistica ed architettonica. 

Il decreto deve ancora terminare l’iter di approvazione: questa sezione verrà aggiornata appena ci sarà la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale.