Lavoriamo da trent’anni sotto il segno della sostenibilità per promuovere i temi del risparmio energetico pensando che l’energia più pulita sia quella che non viene consumata, ma mai avremmo pensato di trovarci catapultati in questa emergenza energetica e il conseguente caro bollette che ci ricorda la favola della cicala e della formica.

Ora cerchiamo di correre ai ripari ma a molti viene da pensare che questa congiuntura di rincaro dei prezzi, guerra e post pandemia, abbia fatto diventare l’efficientamento energetico “un affare per soli ricchi”.

Vorremmo rassicurare chi vuole investire sul miglioramento energetico della propria casa che le modalità di intervento sono molteplici. Si possono affrontare gli investimenti pian piano, anche per step successivi, l’importante è progettare unitariamente sin dall’inizio tenendo in considerazione ciascun contributo per ogni singolo intervento. Un progetto globale e un’esecuzione degli interventi per parti: ad esempio, prima il tetto, poi il cappotto, le finestre e magari anche gli impianti.

Dopo l’abbuffata del 110% in cui, a fronte di imponenti finanziamenti a fondo perduto, era necessario dimostrare il doppio salto di classe energetica, ora torniamo ad una pratica operativa in cui si tende al massimo miglioramento possibile compatibilmente con i limiti dell’immobile e le risorse economiche disponibili.