Ma le case non dovevano “respirare”? Oggi si intende per “respiro” di una casa la sua capacità di assorbire temporaneamente eventuali eccessi di produzione di umidità. Questo si realizza attraverso l’uso di materiali igroscopici come malte in calce idraulica naturale, intonaci in terra cruda, arredi in legno non verniciati, in generale finiture salubri e non pellicolate. Una CasaClima deve altresì essere sigillata. Ovvero non ci devono essere involontari passaggi di aria da dentro a fuori l’involucro edilizio. Questo perché se l’aria umida passa attraverso le strutture e gli isolamenti nel suo “viaggio” troverà inevitabilmente un punto più freddo (punto di rugiada) che la trasformerà in condensa. Questa acqua a lungo andare si deposita in punti inaccessibili e non controllabili e porta a fenomeni di marcescenza o muffa. Per questo è importante che la costruzione di una CasaClima venga effettuata con cura mediante la posa di nastrature e sigillature in tutti i punti di contatto tra i materiali. Poi, grazie alla ventilazione meccanica controllata l’aria esausta e viziata verrà espulsa e sostituita con aria pulita e preriscaldata. Questo è il nuovo concetto che sta alla base di una costruzione ad alta efficienza energetica.