Come ogni anno sappiamo la sorte delle detrazioni fiscali per chi ristruttura la propria casa solo tra Natale e l’inizio dell’anno nuovo.

 

Eccoci quindi a fare il punto su quello che si potrà fare nei prossimi 11 mesi in termini di risparmio fiscale nel mondo dell’edilizia di qualità.

 

La legge di bilancio ha prorogato fino al 31 dicembre 2019 la maggior parte delle detrazioni fiscali per chi ristruttura o migliora l’efficienza energetica degli immobili di cui è proprietario o affittuario.

 

Molte cose sono rimaste identiche alla detrazioni dell’anno scorso ma ci sono anche delle novità nel 2019. Non tutti sanno che, se ben impostati, i lavori di efficientamento energetico + ristrutturazione + miglioramento antisismico possono portare ad un risparmio in termini di “tasse da non pagare” che supera i 15.000 euro all’anno.

 

Sarà obbligatoria la comunicazione all’Enea delle opere di ristrutturazione semplice con detrazione al 50% che hanno una ricaduta sul risparmio energetico dell’immobile.

È possibile la cessione del credito anche per lavori effettuati su singole unità immobiliari.

 

Molte opere che ricadevano nell’ecobonus al 65% ora hanno un’aliquota di detrazione al 50%: ma non bisogna fare confusione con la ristrutturazione semplice! Si tratta di detrazioni tutte cumulabili tra loro se effettuate con lavorazioni diverse.

 

Non è facile destreggiarsi e gestire la contabilità di cantiere in funzione dell’ottimizzazione delle detrazioni: occorre pianificare tutto sin dalla fase di raccolta dei preventivi. Le detrazioni fiscali hanno una enorme ricaduta sul payback delle operazioni di recupero edilizio ma se non sono pianificate possono essere fonte di grandi problemi al momento di verifica dell’Agenzia delle Entrate.

 

Potete consultare la sezione detrazioni del nostro sito per avere un quadro completo delle possibilità di risparmio fiscale.